I Concerti per Federico della Nuova Orchestra Scarlatti
rassegna ideata in partnership con l’Università Federico II di Napoli
nell’ambito di F2 Cultura
giovedì 2 maggio 2024 – ore 19.00
Complesso universitario di Monte Sant’Angelo
(Napoli – Via Vicinale Cupa Cintia n. 26)
Blues mediterraneo
da Scarlatti a Pino Daniele
guest artist Marco Zurzolo sax
NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI
pianista e direttore Bruno Persico
INGRESSO LIBERO
Visioni e fusioni tra classico, jazz e pop, lungo le tracce dell’anima ‘blues’ di Napoli
Blues mediterraneo – appuntamento originale e inedito – narra con la voce dell’Orchestra sinfonica fusa con il classico Jazz quartet la grande musica napoletana da Alessandro e Domenico Scarlatti fino ai giorni nostri.
A condurre, in veste di compositore, pianista e direttore, Bruno Persico, versatile musicista napoletano, da sempre alla ricerca di un’originale sintesi tra forme classiche e improvvisazione. Graditissimo guest artist il sassofonista Marco Zurzolo, una delle figure più rappresentative del jazz italiano.
Si comincia con due Arie di Alessandro Scarlatti, la prima nella pura veste di orchestra classica e la seconda con l’inserimento dell’improvvisazione del Jazz quartet. Si continua con Domenico Scarlatti e la sua Sonata in si minore K 27 in una rielaborazione per orchestra sinfonica. La narrazione prosegue con due antiche canzoni napoletane, Palummella e Lu cardillo, reinterpretate in forma strumentale, anche loro con la fusione dei due organici e dei due linguaggi, classico e jazz.
Seguiranno: Napulia, una composizione originale di Bruno Persico per due flauti e orchestra che racconta la nostra città attraverso i colori delle armonie del ‘900; Carosonando, un omaggio sinfonico alle melodie di Carosone; Tammurriata in blu, una rielaborazione strumentale in chiave blues della celebre canzone.
Arriviamo ai giorni nostri con la rielaborazione sinfonica di quattro brani tra i più evocativi di Pino Daniele, icona del blues mediterraneo, Quando, Qualcosa arriverà, Viento e A me me piace ‘o blues.
Il concerto si conclude con due pagine suggestive, entrambe dedicate a musicisti napoletani: Rino, intenso brano composto da Marco Zurzolo in ricordo del fratello, celebre contrabbassista prematuramente scomparso, e Giogiò, brano sinfonico che intreccia echi beethoveniani e suggestioni partenopee, scritto da Bruno Persico e dedicato a Giovanbattista Cutolo.