Sabato 26 ottobre 2019, ore 18.00
Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella – Napoli
Vivaldi/Mozart/Grieg
Concerto Inaugurale Autunno Musicale 2019
programma
Warlock Capriol Suite per orchestra d’archi
Vivaldi Concerto per fagotto e archi in mi minore RV 484
Mozart Concerto per flauto e orchestra n. 1 in sol maggiore K 313
Grieg Suite ‘Dai tempi di Holberg’ op. 40 per archi
fagotto Giacomo Lapegna
flauto Franco Ascolese
NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI
direttore Gianna Fratta
Un programma ricco di attraenti evocazioni del passato e capolavori classici, introdotto dalla Capriol Suite per archi di Peter Warlock (al secolo Philippe Heseltine), una pagina del 1926 che ci propone una serie deliziosi quadretti musicali, rielaborazioni di danze rinascimentali, dalla vigorosa Basse – Danse iniziale al brio di Mattachins (Sword Dance). L’antico poeticamente ricantato di Warlock conduce agli splendori barocchi di Vivaldi con il suo Concerto per fagotto e archi in mi minore RV 484. Al gioco di dialoghi e virtuosistiche rincorse tra il ‘tutti’ degli archi e il fagotto solista nei due Allegri fa da controcanto, nell’Andante centrale, la melodia assorta del fagotto che esalta il timbro profondo e soffuso dello strumento. L’ampio Concerto per flauto e orchestra in sol maggiore K 313 di Mozart risente dell’atmosfera brillante e avanzata di Mannheim e della sua prestigiosa orchestra, in quei primi mesi del 1778 in cui il giovane Wolfgang risiede nella città del Palatinato prima di approdare a Parigi. L’attacco orchestrale vigoroso e brillante (in schietto stile ‘mannheimer’) dell’Allegro maestoso iniziale fa presto spazio alle perorazioni aeree e luminose del flauto. Nel movimento lento Adagio man troppo su di una radura di olimpica serenità si eleva tenero ed estatico il canto del solista. L’ultimo movimento è un Minuetto in forma di rondò, sempre dominato – nell’agilità e nel canto – dai brillanti primi piani del solista. Il programma si chiude con una delle pagine più amate di Grieg, la Holberg Suite, nella versione per archi del 1885: sotto la patina rococò emerge viva la vocazione del musicista norvegese per i quadri liberi ed espressivi (pensiamo ai suoi famosissimi ‘Pezzi lirici’): la cavalcata felice del Preludio, la serenità nordica della Sarabanda, la Gavotta gaia e paesana, l’intenso canto dell’Aria, la vivacità indiavolata del Rigaudon.
Al concerto partecipano in veste di solisti due giovanissimi talenti (prime parti dell’Orchestra Scarlatti Junior), il fagottista Giacomo Lapegna e il flautista Franco Ascolese. Sul podio della Nuova Orchestra Scarlatti, Gianna Fratta, figura di spicco dell’attuale panorama musicale (‘Cavaliere della Repubblica’ per meriti artistici in campo internazionale).
info: 081 2535984 (dal lun al ven) /320 7031182 / [email protected]