Omaggio a Mario Pilati – Sala Scarlatti, Conservatorio San Pietro a Majella – Napoli

sabato 3 novembre 2018, ore 19.00
Conservatorio San Pietro a Majella
SALA SCARLATTI

Omaggio a Mario Pilati 
per gli 80 anni dalla morte

Echi di Napoli
Otto canzoni su vecchi testi popolari per voce e chitarra
I Riccio riccio ricciolà, II ‘O vico, III Serenata, IV Palumella de Francia,
V Divuzzione, VI Chi dice?, VII Palazzo d’ammore, VIII Tammuriata

Preludio, aria e tarantella per violino e pianoforte

Inquiétude
 Étude mélodique per clarinetto e piccola orchestra

Suite per pianoforte e orchestra d’archi  
Introduzione, Sarabanda, Minuetto in Rondò, Finale

soprano  Rosamaria Cirillo, chitarra Valeria Rea
violino Giuseppe Carotenuto
clarinetto Gaetano Russo

pianoforte DARIO CANDELA
NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI

intervengono: Stefano Valanzuolo, Enzo Viccaro

Canti, estri e malinconie di un grande musicista napoletano di inizio ‘900
Il secondo appuntamento dell’Autunno musicale della Nuova Orchestra Scarlatti si annunzia ricco di interesse e di sorprese: un incontro con la musica di un grande musicista di inizio ‘900, il napoletano Mario Pilati (1903-1938), prematuramente scomparso esattamente 80 anni fa a soli 35 anni, colpito per un lungo periodo da un relativo oblio (come altri della sua generazione), ma da alcuni decenni ormai oggetto di un fervore di iniziative (concerti, incisioni, ricerche musicologiche), che portano a riscoprirlo e amarlo per il suo autentico valore, e questo grazie anche all’azione tenace e appassionata della figlia Laura Pilati, che sarà presente alla serata.

In  meno di un ventennio di intensa creatività Pilati ha avuto tempo di lasciare un segno certo nella storia della musica italiana ed europea del XX secolo: ha avuto modo di legare insieme un senso robusto – ‘brahmsiano’ della costruzione musicale, le più aggiornate (per il suo tempo) suggestioni timbriche e armoniche ala Debussy e Ravel, e di fondere tutto ciò con la tempra fluente della sua anima partenopea, radicata, nobile, profonda, attraversata da tutta la memoria e da tutta la civiltà della nostra terra.

In questo Omaggio troviamo in programma una serie di pagine del decennio centrale (1924-1933) della vicenda artistica del musicista. Si inizia con la raccolta di canzoni su antichi testi popolari Echi di Napoli (1933) originariamente per canto e pianoforte (poi successivamente orchestrati dallo stesso autore, ma che per l’occasione ascolteremo in una versione per chitarra della parte pianistica di Valeria Rea): squarci di un realismo forte, sempre squisitamente stilizzati. Il Preludio, aria e tarantella per violino e pianoforte (1930), è un brano che appartiene allo stesso periodo degli Echi in cui (in concomitanza con il ritorno a Napoli, dopo alcuni fervidi anni milanesi, per insegnare armonia e contrappunto nel Conservatorio San Pietro a Majella) “si irrobustiscono gli umori popolareschi di Pilati” (R. Zanetti). Inquiétude, studio melodico pubblicato a Parigi nel 1930, che per l’occasione ascolteremo in una versione per clarinetto e piccola orchestra, ci offrirà poi tutto il malinconico pathos della più intima vena pilatiana, dal canto iniziale del clarinetto teso su di un tremolo degli archi, che riemergerà alla fine, dopo avvolgenti picchi melodici, concitati crescendo e stringendo per svanire man mano in un pianissimo. Si chiude con la Suite per pianoforte e orchestra d’archi (1924-25), vigorosa e ricca di accenti vari, il capolavoro giovanile che impose il giovane Maestro all’attenzione del mondo musicale.

Troveremo un po’ ovunque in queste musiche un’intonazione forte, perentoria, che prende l’ascolto fin dalle prime battute, una “pronuncia” – secondo la bellissima definizione del musicista bergamasco Gianandrea Gavazzeni (discepolo e amico devoto di Pilati nei suoi anni milanesi) – estremamente personale e viva, quasi una volontà di dirsi compiutamente attraverso un gesto musicale sempre pieno, mai allusivo, spesso pervaso – sempre secondo il ricordo commosso di Gavazzeni – da una sorta di nobile  e malinconico “barocco meridionale pieno di estri cantanti e di slanci”.  Come a dire, in Pilati cerchi il musicista e, nell’artista, trovi anche l’uomo, da non perdere.

biglietto € 12.00

PREVENDITA: presso i punti vendita ticketOnLine e su www.azzurroservice.net

Vendita: da un’ora prima del concerto al botteghino adiacente al Conservatorio.