Metamorfosi – Auditorium RAI Napoli

Venerdì 16 ottobre 2009 – ore 21.00
Auditorium RAI di Napoli

Maria Grazia Schiavo soprano
Juan Possidente basso
Giovanna Famulari voce e violoncello
Luigi De Filippi  primo violino concertante e direttore

musiche di G. F. Händel/ A. Vivaldi/ D. Cimarosa/ J. S. Bach/ J. Lennon/ E. Morricone/ M. Theodorakis/ G. Bizet/ R. Carosone/ J. S. Bach

L’Autunno di quest’anno esordisce con  “Metamorfosi”, un programma che ha già suscitato i calorosi consensi di importanti platee – dall’Auditorium di Milano al Parco della Musica di Roma – e che ha il suo momento centrale in una sequenza scenico-musicale che ci immerge in un flusso ininterrotto di trasformazioni sonore: si parte dall’Aria sulla quarta corda di Bach per ritornare a Bach passando per Imagine di John Lennon, poi Morricone, quindi una Danza di Zorba che si tramuta improvvisamente nella Carmen di Bizet e sul cui impulso si innesta un’inedita, intima versione di Maruzzella, che sfuma a sua volta in una singolare elaborazione strumentale di uno dei più celebri temi di Carosone.   Un’onda continua, sottolineata da un calibrato gioco di luci, e disegnata in scena dall’azione di Giovanna Famulari, (poliedrica figura di strumentista, vocalist, mimo che si divide tra concerti, teatro e televisione), che incarna il movimento stesso della musica, con le sue tensioni e distensioni, i suoi echi, i suoi ritorni.

A tutto ciò risponde il gioco settecentesco del Maestro di cappella di Domenico Cimarosa: lo scatto dell’orchestra introduce la verve del basso comico (Juan Possidente, voce e  presenza tra le più brillanti e incisive della nuova ribalta lirica italiana). Quest’ultimo trasforma i vari strumenti in altrettanti protagonisti della scena, dapprima in un parapiglia indiavolato e infine in un perfetto “armonico fracasso”: qui l’Orchestra si fa puro Teatro.

Protagonista della prima di parte di questo particolare programma, in un intreccio di vocali passioni tra Händel e Vivaldi, è un giovane astro in ascesa, la soprano napoletana Maria Grazia Schiavo, già apprezzata in campo internazionale per il suo timbro pieno, luminoso e duttile. Tra i suoi più recenti impegni, è stata Zerlina nel Don Giovanni diretto da Lorin Maazel, Dalinda nell’Ariodante di Händel sotto la direzione di Christoph Rousset, Musica, Euridice e Proserpina al Teatro Real di Madrid sotto la direzione di William Christie, e poi un’applauditissima Dircea nel Demofoonte di Jommelli a Salisburgo e Parigi con Riccardo Muti, con il quale è stata anche protagonista nel concerto dello scorso febbraio per l’inaugurazione del restaurato Teatro San Carlo. Ancora con Muti, segnaliamo tra le prossime interpretazioni le mozartiane Amital nella Betulia liberata e Ilia nell’Idomeneo.