Le ultime sette parole di Cristo sulla croce

giovedì 13 aprile 2017, ore 19.00
Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, Largo San Marcellino – Napoli

In attesa della Primavera Musicale della Nuova Orchestra Scarlatti
un evento particolare per la Settimana Santa,
un originale e bellissimo ‘polittico sonoro’

Franz Joseph Haydn (31 marzo 1732 – 31 maggio 1809) 

Le ultime sette parole di Cristo sulla croce

Versione per quartetto d’archi

Introduzione • Sonate I-VII • Il terremoto

Quartetto Mitja
primo violino
 Giorgiana Strazzullo
secondo violino Sergio Martinoli
viola Carmine Caniani
violoncello Veronica Fabbri

In attesa della Primavera musicale (un fitto calendario di appuntamenti a maggio e a giugno), la Nuova Orchestra Scarlatti propone un evento particolare per la Settimana Santa: Le ultime sette parole di Cristo in croce di Franz Joseph Haydn, nella versione cameristica eseguita dal Quartetto ‘Mitja’, eccellenza artistica emergente in campo nazionale e internazionale, nata e cresciuta in seno alla Nuova Scarlatti, e attualmente composta da Giorgiana Strazzullo e Sergio Martinoli (violini), Carmine Caniani (viola), Veronica Fabbri (violoncello).

Il programma sarà arricchito da un testo di Antonello Farulli letto dal giornalista e attore napoletano Paolo Borzillo.

Le diverse versioni che i quattro Vangeli tramandano delle ultime frasi che Gesù avrebbe pronunciato prima di spirare sulla croce (‘Padre perdona loro, che non sanno quello che fanno’, ‘Donna, ecco tuo figlio’, ‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’, ecc.), sono raccolte nell’antica e suggestiva devozione per il Venerdì Santo delle Septem verba Domini Jesu Christi.

Nel 1786, su commissione di un canonico di Cadice, Haydn concepisce a commento di questa sorta di concentrato testamento che riassume in sé i molteplici significati della vicenda terrena di Cristo la “Musica instromentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in croce”, articolata in una maestosa Introduzionesette Sonate – ovvero sette intime meditazioni musicali, una per ciascuna frase – e un ‘Terremoto’ finale che dipinge in una manciata di vorticose battute lo squarciarsi del velo del tempio e la resurrezione  dei santi che, nella narrazione di Matteo, accompagnano la morte di Gesù.
Haydn ha tanto amato questo suo raro e bellissimo ‘polittico musicale’ originariamente destinato all’orchestra, da approntarne una riduzione per pianoforte e una trascrizione per quartetto d’archi (e più tardi, nel 1796, anche una versione per coro e orchestra).

La versione in programma per quartetto d’archi è quella che forse più di tutte evidenzia come il maestro viennese circondi le parole di Cristo con il suo stile più alto e maturo, in cui la trama strumentale si fa dialogo umanissimo, appassionato, tenero, profondo: un capolavoro assoluto.

biglietto € 10,00

vendita
presso la sede del concerto da un’ora prma dell’inizio

informazioni
[email protected]
081 410175

Il Quartetto Mitja nasce nel 2008 da quattro musicisti provenienti da Napoli, Salerno, Potenza e Forlì.
Mitja, piccolo Dmitrij, è il dolce diminutivo che usava la madre di Shostakovich per chiamare suo figlio.
L’obiettivo del Quartetto Mitja di realizzare il “sogno a sedici corde” è raggiungibile solo attraverso una formazione cosmopolita di altissimo livello.
Per inseguire questo sogno l’ensemble si è specializzato a Firenze (Scuola di Musica di Fiesole e Accademia Europea del Quartetto), Imola (Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro”), Cremona (Accademia W. Stauffer), Parigi (corsi di perfezionamento dell’Accademia ProQuartet) e Weikersheim (International Chamber Music Campus), studiando con Andrea Nannoni, Antonello Farulli (Quartetto Sinopoli), il Quartetto di Cremona, Hatto Beyerle, Valentin Erben e Gerhard Schulz (Quartetto Alban Berg), Milan Skampa (Quartetto Smetana), Heime Müller (Quartetto Artemis), Quartetto Casals, Oliver Wille (Quartetto Kuss), Stefan Fehlandt (Quartetto Vogler), Dirk Mommertz (Quartetto Fauré), Johannes Meissl (Quartetto Artis), Claus Christian Schuster (Altenberg Trio), Christophe Giovaninetti (Quartetto Ysaÿe e Quartetto Elysée), Vladimir Mendelssohn, Alain Meunier, Ettore Causa (Quartetto Aria), Petru Horvath, Bruno Giuranna, il Quartetto di Torino, Alberto Maria Ruta (Quartetto Savinio).
Il Quartetto Mitja ha vinto il 1° premio assoluto al Concorso Europeo “Jacopo Napoli” di Cava dei Tirreni, e ricevuto premi al XXXIV Concorso Nazionale “Francesco Cilea” di Palmi (RC) ed al XIV Concorso Internazionale “Pietro Argento” di Gioia del Colle (BA).
Il compositore Cosimo Carovani ha dedicato “I 5 elementi” al Quartetto Mitja, composizione premiata al concorso “Antonio Veretti” II edizione.
Al quartetto sono state riconosciute importanti borse di studio dalla Scuola di Musica di Fiesole (2010), ProQuartet di Parigi (2011-2012-2013-2014) , Fondazione “A. Ciampi” (2012), Jeunesses Musicales Deutschland (2012).
Tra il 2010 e il 2012 il gruppo ha suonato un quartetto “Arnaldo Morano” (1970) affidatogli dalla Scuola di Musica di Fiesole.
L’azienda COELMO “Energia in musica” è lo sponsor ufficiale del quartetto Mitja che ha finanziato la realizzazione dell’incisione del quartetto di Ravel e di quattro video artistici promozionali prodotti dalla GMM production con la regia di Corrada Onorifico, messi in onda su Napoli TV canale del digitale terrestre.
Il Quartetto Mitja è tra i concertisti sostenuti dal “Progetto Trampolino” degli Amici della Scuola di Musica di Fiesole, che ha come obiettivo lanciare “giovani promesse della musica che già hanno dimostrato molto”[cit.]. Dal 2016 è stato selezionato per partecipare al progetto Le Dimore del Quartetto in collaborazione con ADSI e l’Associazione Piero Farulli.

www.quartettomitja.it