Sabato 7 maggio 2011 – ore 19:00
Museo Diocesano di Napoli
musiche di J. Brahms, Banchieri, O. Di Lasso, B. Goodman, G. Rossini, P. Jeanjean, O. Messiaen, L. Halmos, G. Russo, R. Genée/R. Herzl
gaetano russo, clarinetto
coro EXSULTATE DEO
davide troìa, direttore
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Un programma originale e attraente per organico e impaginazione. Uno strumento solista – il clarinetto di Gaetano Russo – si alterna con un ensemble corale – l’elegante compagine dell’Exsultate Deo diretta da Davide Troìa – in un percorso musicale che svaria continuamente tra l’intimità e lo scherzo, la meditazione e il gioco, si muove per accostamenti e suggestivi contrasti e culmina in un inedito dialogo tra coro e strumento.
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Si va da una delicata versione per clarinetto e coro della celebre Ninna nanna di Brahms a un’esilarante e tuttora freschissima invenzione musicale di inizio ‘600 del bolognese Adriano Banchieri: la Capricciata a tre voci in cui “s’ode una spassevol barzelletta di certi cervellini usciti in fretta”, seguita dal Contraponto bestiale alla mente dove “un cane, un cucco, un gatto e un chiù per spasso fan contraponto a mente sopra un basso”. Ancora allegria ed esplicita sensualità nelle villanelle del grande fiammingo del ‘500 Orlando di Lasso, che nel suo Matona, mia cara fa confessare da un rude lanzichenecco alla sua bella – in un esilarante italiano alla tedesca – di non saper ragionare di tante dolci cose alla Petrarca ma, in compenso, di “ficcar tutta notte, urtar, urtar come monton…”. Una versione per coro a cappella della Sinfonia dal Barbiere di Siviglia di Rossini sarà contornata da due studi per clarinetto solo che Gaetano Russo trasforma in due suggestivi pezzi da concerto: uno schizzo swing di Benny Goodman, e l’onda melodica dello Studio n. 5 del compositore francese di primo ‘900 Paul Jeanjean.
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Dalla profondità dell’Abîme des oiseaux per clarinetto solo di Olivier Messiaen (1908-‘92) scaturirà la luce dello Jubilate Deo dell’ungherese László Halmos (1909-‘97). Tornerà il momento solistico, stavolta con Gaetano Russo nella duplice veste di esecutore e di autore, con la sua inedita Suite per clarinetto solo: una sequenza di colori diversi, dalla sognante Elegia alla vitalissima Danza finale, animata qua e là da un accattivante motivo di valzer.
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Ancora un momento di puro divertimento con il coro impegnato nell’Insalata italiana tardo ‘800 di R. Genée e R. Herzl che scortica allegramente luoghi comuni e tic del melodramma nostrano, poi tutto si concluderà nell’abbraccio di ‘… in Coro’, un’altra pagina inedita di Gaetano Russo: una rapsodia di momenti sonori intonati dal coro e animati, attraversati e legati fra loro dal poetico vagabondaggio del clarinetto. Un gioco musicale intorno ad alcune parole tanto elementari quanto fondamentali come ‘Vita’, ‘Amore’, ‘Dolore’, ‘Cuore’, ‘Anima’, ‘Gioia’, che si combinano fra loro in una trama ininterrotta di ripetizioni, variazioni, sovrapposizioni, trascorrendo liberamente dall’allegria all’interiorità, dallo swing, alla danza; un gioco d’amore dedicato a un ‘Te’ con la T maiuscola che comprende tutti, intorno a cui tutto ruota e verso cui tutto, gioiosamente, converge.
PRIMAVERA MUSICALE 2011
sabato 16 aprile OMAGGIO A PERGOLESI, ore 19.00
sabato 30 aprile PASSIONI ALL’OPERA, ore 19.00
sabato 7 maggio IN CORO, ore 19.00
sabato 14 maggio LE STAGIONI, ore 19.00
sabato 21 maggio HAYDN/MOZART/RAVEL, ore 19.00
sabato 28 maggio ENSEMBLE BAROCCO, ore 19.00
sabato 4 giugno BRASS CONCERTO, ore 19.00
sabato 11 giugno DALLA VILLANELLA AL TANGO, ore 19.00
MUSEO DIOCESANO
largo donnaregina, napoli
biglietti
posto unico 12 €
abbonamento a 8 concerti 60 €
abbonamento a 5 concerti 40 €
prevendita
on line su www.azzurroservice.net
e presso le prevendite abituali
vendita
botteghino museo il giorno del concerto
IL BIGLIETTO COMPRENDE LA VISITA GUIDATA DEL MUSEO E DELLA MOSTRA “I BUSTI D’ARGENTO DI SAN GENNARO”, DOPO IL CONCERTO
informazioni
[email protected]
081 410175
Mostra “I busti d’argento di San Gennaro”
Ad arricchire il già opulento patrimonio artistico del Museo Diocesano di Napoli, dall’8 aprile al 12 giugno 2011 sono in mostra nelle sale della sacrestia e dell’antisacrestia alcuni dei busti reliquiario d’argento facenti parte del ricchissimo Tesoro di San Gennaro.
Le opere per la maggior parte di artisti napoletani del settecento come Lorenzo Vaccaro, Giovan Domenico Vinaccia, Francesco Del Giudice, Giuseppe Sammartino ritraggono alcuni dei 51 patroni di Napoli, tra cui spiccano quello di San Domenico con i suoi simboli, Santa Maria Egiziaca in estasi, il bellissimo San Giuseppe con vesti finemente decorate ad intarsi floreali tipicamente tardo barocchi.
Inoltre a suggellare il percorso, degli splendidi pezzi sacri d’oro e d’argento, come calici e cartegloria recanti i prestigiosi simboli di San Gennaro.
Gli argenti rappresentano una parte importante del Tesoro di San Gennaro che soprattutto nei secoli XVII e XVIII ebbero molta importanza nella devozione popolare. I numerosi busti vennero commissionati da confraternite, chiese e monasteri in onore dei loro patroni e poi affidati alla custodia della Cappella del Tesoro di San Gennaro dalla quale uscivano per essere portati in processione in occasione delle varie feste religiose. Questi capolavori di rara bellezza rappresentano un unicum dell’arte e dell’artigianato di Napoli, ma anche la testimonianza dell’immenso culto e della profonda devozione della città per il suo santo patrono San Gennaro.