Haydn/Mozart/Ravel – Museo Diocesano, Napoli

Sabato 21 maggio 2011 – ore 19:00
Museo Diocesano di Napoli

F. J. Haydn   Quartetto op 20 n. 5  in fa minore
W. A. Mozart   Concerto per corno e archi K. 412 in re magg.
M. Ravel   Quartetto per archi in fa

Quartetto “Mitja”
violini Giorgiana Strazzullo, Sergio Martinoli
viola Carmine Caniani, violoncello Andrea D’Angelo

corno Luca Martingano

“Una conversazione tra quattro persone ragionevoli”, questa la celebre definizione che Goethe dava del Quartetto d’archi, facendone l’emblema dell’equilibrio classico e, insieme, un simbolo musicale di razionalità, socialità, civiltà, donato ai posteri dal ‘700 illuminista. E non è certo un caso che il padre riconosciuto del classicismo musicale, Franz Joseph Haydn è anche colui che porta a perfezione la forma del Quartetto con una serie meravigliosa di pagine che dalla metà del ‘700 si inoltra  fino all’alba del XIX secolo. Nel Quartetto  n. 5 in fa minore della raccolta op. 20(risalente al 1772)  la nuova fluida discorsività che comincia ad attraversare le quattro parti strumentali (anche se ancora in molti punti prevale il primo violino) si tinge di inquietudini e fremiti nuovi, complice l’intensità della tonalità di fa minore. Siamo nel periodo, tra fine anni ’60 e primi anni ’70 del ‘700, in cui Haydn si avvicina al clima poetico di libertà e fervore espressivi dello Sturm und Drang, protendendosi verso una nuova sensibilità preromantica. Quella che anima la passione melodica del primo violino nel Moderato di apertura, il piglio già quasi beethoveniano del Minuetto, l’estatica religiosità dell’Adagio su un cullante ritmo di siciliana, e che nella Fugafinale trasforma la verticalità dell’antico contrappunto in un dialogo denso e animato tra gli archi.

Tra i compositori del primo ‘900, Maurice Ravel è quello che forse più di tutti ha saputo conciliare la piena accettazione della modernità con un minuzioso recupero della sapienza e dell’equilibrio  formale classici, (filtrati da un costante riferimento alle sue radici francesi). Il Quartetto in fa maggiore,  composto nel 1903 all’età di 28 anni, è un tributo evidente al grande collega Debussy, ma squisitamente raveliana è la luminosità cristallina della trama sonora, che ha una nitidezza, una precisione di segno da “orologio svizzero” (come avrebbe detto Igor Stravinskij, grande ammiratore di Ravel). Luminosità che ritroviamo nel tema di apertura del primo movimento Allegro moderato, di mozartiana scioltezza in un impianto tonale pentatonico di sapore orientale, e poi negli sviluppi musicali che sciolgono la ‘conversazione’ classica in un gioco di articolazioni e colori, in fascinoso arabesco sonoro: ecco allora il pizzicato vagamente spagnoleggiante del secondo movimento Assez vif, la raffinatezza timbrica e la libertà ritmica del Très lent, baricentro poetico del brano, l’accento virtuosistico e irruente del Vif et agité conclusivo, mosso da un frizzante ritmo in cinque tempi.

E come intermezzo tra Haydn e Ravel proponiamo un’esecuzione cameristica del Concerto per corno e archi in re maggiore K. 412 di W. A. Mozart  Fin dal delizioso gesto melodico di apertura siamo avvolti da un omaggio del Mozart più maturo alla più pura cantabilità italiana, che il timbro soffuso del corno solista riempie di suggestive tinte da Nachtmusik. Il Concerto è dedicato da Mozart a Ignaz Leutgeb, cornista salisburghese trapiantato a Vienna, e il manoscritto originale del Rondò conclusivo è disseminato di insulti scherzosi rivolti all’amico in un gustosissimo italiano: “Adagio a lei, Signor Asino… Oh! che stonatura… Oh porco infame!… Ah, trillo di pecore…”. Crudele e allegra goliardia dell’eterno ragazzo Wolfgang (ma, come direbbe ancora Goethe: “nulla di più serio degli scherzi di un Genio…”).

 

PRIMAVERA MUSICALE 2011

sabato 16 aprile OMAGGIO A PERGOLESI, ore 19.00
sabato 30 aprile PASSIONI ALL’OPERA, ore 19.00
sabato 7 maggio IN CORO, ore 19.00
sabato 14 maggio LE STAGIONI, ore 19.00
sabato 21 maggio HAYDN/MOZART/RAVEL, ore 19.00
sabato 28 maggio ENSEMBLE BAROCCO, ore 19.00
sabato 4 giugno BRASS CONCERTO, ore 19.00
sabato 11 giugno DALLA VILLANELLA AL TANGO, ore 19.00

MUSEO DIOCESANO
largo donnaregina, napoli

biglietti
posto unico  12 €
abbonamento a 8 concerti  60 €
abbonamento a 5 concerti  40 €
prevendita
on line su www.azzurroservice.net
e presso le prevendite abituali
vendita
botteghino museo il giorno del concerto

IL BIGLIETTO COMPRENDE LA VISITA GUIDATA DEL MUSEO E DELLA MOSTRA “I BUSTI D’ARGENTO DI SAN GENNARO”, DOPO IL CONCERTO

informazioni
[email protected]
081 410175

Mostra   “I busti d’argento di  San Gennaro”

Ad arricchire il già opulento patrimonio artistico del Museo Diocesano di Napoli, dall’8 aprile al 12 giugno 2011 sono in mostra nelle sale della sacrestia e dell’antisacrestia alcuni dei busti reliquiario d’argento facenti parte del ricchissimo Tesoro di San Gennaro.
Le opere per la maggior parte di artisti napoletani del settecento come Lorenzo Vaccaro, Giovan Domenico Vinaccia, Francesco Del Giudice, Giuseppe Sammartino ritraggono alcuni dei 51 patroni di Napoli, tra cui spiccano quello di San Domenico con i suoi simboli, Santa Maria Egiziaca in estasi, il bellissimo San Giuseppe con vesti finemente decorate ad intarsi floreali tipicamente tardo barocchi.
Inoltre a suggellare il percorso, degli splendidi pezzi sacri d’oro e d’argento, come calici e cartegloria recanti i prestigiosi simboli di San Gennaro.
Gli argenti rappresentano una parte importante del Tesoro di San Gennaro che soprattutto nei secoli XVII e XVIII ebbero molta importanza nella devozione popolare. I numerosi busti vennero commissionati da confraternite, chiese e monasteri in onore dei loro patroni e poi affidati alla custodia della Cappella del Tesoro di San Gennaro dalla quale uscivano per essere portati in processione in occasione delle varie feste religiose. Questi capolavori di rara bellezza rappresentano un unicum dell’arte e dell’artigianato di Napoli, ma anche la testimonianza dell’immenso culto e della profonda devozione della città per il suo santo patrono San Gennaro.

 

locandina Primavera Musicale 2011