Fiorillo / Paisiello / Webern / Dvořák

Scarlatti Camera Young

Dialoghi musicali alla Federico II

2ª edizione

Napoli – Chiesa dei SS. Marcellino e Festo /Archivio di Stato

2- 24 aprile 2024

 

Rassegna della Nuova Orchestra Scarlatti in collaborazione con Marco Bizzarini, Enrico Careri,

Simona Frasca, Maria Rossetti, Giorgio Ruberti, docenti e ricercatori in discipline storico-musicali

del Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Napoli Federico II

 

Fiorillo / Paisiello / Webern / Dvořák

martedì 2 aprile 2024 – ore 18.00

Napoli – Chiesa dei SS. Marcellino  Festo

(Largo San Marcellino, n. 10)

 

Quartetti di F. Fiorillo, G. Paisiello, A. Webern, A. Dvořák

 

flauto  Franco Ascolese   

Quartetto Scarlatti

violini Chiara Rollini, Domenico Giannattasio

viola Matteo Introna  violoncello Ludovica Cordova

 

introduce la Dottoressa Maria Rossetti dell’Università Federico II

Biglietti acquistabili qui dal 25 marzo: https://www.azzurroservice.net/

Martedì 2 aprile 2024, alle ore 18,00, nella splendida cornice della Chiesa dei SS. Marcellino e Festo (Napoli, Largo San Marcellino, n.10), primo appuntamento della seconda edizione della rassegna Scarlatti Camera YoungDialoghi musicali alla Federico II, con un programma quartettistico tutto da godere, aperto e chiuso dalla Napoli galante e cosmopolita di Federico Fiorillo, con il suo Quartetto per flauto e archi n. 1, e di Giovanni Paisiello con l’Allegro dal suo Divertimento n. 1, sempre per flauto e archi; al centro due capolavori del tardo romanticismo europeo, l’emozionante Movimento lento per quartetto d’archi (Langsamer Satz M 78) di un giovane Anton Webern e il celebre Quartetto per archi “Americano” di Antonín Dvořák. Interpreti in scena giovani talenti cresciuti nelle file dell’Orchestra Scarlatti Young: il flautista Franco Ascolese e il Quartetto Scarlatti composto dai violini di Chiara Rollini e Domenico Giannattasio, la viola di Matteo Introna, il violoncello di Ludovica Cordova. Illustrerà il programma la Dottoressa Maria Rossetti dell’Università Federico II.

Sull’onda del consenso dello scorso anno, questa nuova edizione della rassegna Scarlatti Camera Young rilancia la formula che abbina la promozione dei giovani talenti con la divulgazione musicale di qualità, grazie alla collaborazione della N.O.S. con Marco Bizzarini, Enrico Careri, Simona Frasca, Maria Rossetti, Giorgio Ruberti, docenti e ricercatori in discipline storico-musicali del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II.

Il programma si apre con il Quartetto per flauto e archi n. 1 del violinista di fama europea Federico Fiorillo – (celebri i suoi Capricci) – nato a Brunswick nel 1755 in Germania , ma di origini e scuola partenopee: una pagina di fine ‘700 fluida, elegante e luminosa, influenzata dallo stile concertante francese, e si chiude sempre nel segno di Napoli con l’Allegro moderato  del Divertimento n. 1 per flauto e archi di Giovanni Paisiello, brano di spigliato virtuosismo ‘galante’. Al centro del concerto troviamo due gemme: la prima è il Langsamer Satz per quartetto d’archi composto nel 1905 da un Anton Webern poco più che ventenne, e sarà emozionante scoprire nel futuro architetto delle più rigorose costellazioni dodecafoniche una vena di appassionato lirismo, puro e avvolgente, un susseguirsi di slanci diversi (forse ispirati dall’amore per la cugina Wilhelmine Mörtl, sua futura moglie) che in certi fremiti e in certe rarefazioni improvvise già fa presagire il futuro. Il Quartetto per archi n. 12 “Americano” op. 96 di Antonín Dvořák è il ‘fratello’ cameristico della celebre Sinfonia del Nuovo Mondo, di cui condivide felicemente il mood; composto nel giugno 1893 a Spilville cittadina americana dello Iowa, piena di immigrati boemi (in quel periodo il compositore ceco dirigeva il Conservatorio di New York), il Quartetto è un frutto maturo di quella ricreazione di accenti popolari in una salda costruzione classico-romantica che è tipica dello stile del musicista: qui allo scatto ‘yankee’ dell’Allegro non troppo iniziale, alla melanconia ‘spiritual’ del bellissimo Lento, ai ritmi del Molto vivace  fanno eco gli umori danzanti del rondò finale, dove i colori della campagna boema e gli orizzonti del Nuovo Mondo sembrano risuonare insieme, incontrandosi ‘tecnicamente’ nell’uso di scale pentatoniche e ‘poeticamente’ nell’estro schubertiano di Dvořák.

La rassegna proseguirà con i seguenti appuntamenti: giovedì 11 aprile (San Marcellino, ore 18.00), Quintetti e Sestetti per pianoforte e fiati di Beethoven, L. Farrenc e Rimsky-Korsakov, introduce il Professor Marco Bizzarini, docente di Storia della musica e Musicologia della Federico II ; mercoledì 17 aprile (Archivio di Stato di Napoli, ore 17.00), pagine per clarinetto e pianoforte di Hindemith, Lutoslawsky e Bruch e il Trio Pathétique di Glinka per clarinetto violoncello e pianoforte, sempre con l’introduzione del Professor Bizzarini; mercoledì 24 aprile (Archivio di Stato, ore 17.00), musiche vocali e strumentali di Schubert, Schumann, Wolf, Mozart, Bruch, introduce la dottoressa Rossetti.

biglietto € 5 – acquistabile su azzurroservice.net o 1 ora prima del concerto al botteghino

Info: tel. 081.2535984 – [email protected]www.nuovaorchestrascarlatti.it