Sabato 28 maggio 2011 – ore 19:00
Museo Diocesano di Napoli
A. Corelli Sonata n. 1 in re magg. dalle Sonate a Violino e Violone o Cimbalo op. 5
N. A. Porpora Sinfonia da camera op. 2 n. 4 in re magg.
N. A. Porpora Sonata n. 1 in la maggiore per violino e basso continuo
G. Tartini Sonata per violino solo n. 17 in re magg.
F. Mancini Sonata IV per flauto dolce e basso continuo in la minore
F. Barbella Concerto per flauto dolce, violino e b. c. in do magg.
Elementi dell’Ensemble Barocco della Nuova Orchestra Scarlatti in un programma cameristico ricco e prezioso: le suggestioni di Arcangelo Corelli e Giuseppe Tartini a confronto con il calore napoletano di Francesco Mancini e Francesco Barbella e la vena brillante e cosmopolita di Nicola Porpora
Ensemble Barocco della Nuova Orchestra Scarlatti
violino Luigi De Filippi, flauto dolce e traverso Tommaso Rossi
violoncello Manuela Albano, cembalo Marianna Meroni
PRIMAVERA MUSICALE 2011
sabato 16 aprile OMAGGIO A PERGOLESI, ore 19.00
sabato 30 aprile PASSIONI ALL’OPERA, ore 19.00
sabato 7 maggio IN CORO, ore 19.00
sabato 14 maggio LE STAGIONI, ore 19.00
sabato 21 maggio HAYDN/MOZART/RAVEL, ore 19.00
sabato 28 maggio ENSEMBLE BAROCCO, ore 19.00
sabato 4 giugno BRASS CONCERTO, ore 19.00
sabato 11 giugno DALLA VILLANELLA AL TANGO, ore 19.00
MUSEO DIOCESANO
largo donnaregina, napoli
biglietti
posto unico 12 €
abbonamento a 8 concerti 60 €
abbonamento a 5 concerti 40 €
prevendita
on line su www.azzurroservice.net
e presso le prevendite abituali
vendita
botteghino museo il giorno del concerto
IL BIGLIETTO COMPRENDE LA VISITA GUIDATA DEL MUSEO E DELLA MOSTRA “I BUSTI D’ARGENTO DI SAN GENNARO”, DOPO IL CONCERTO
informazioni
[email protected]
081 410175
Mostra “I busti d’argento di San Gennaro”
Ad arricchire il già opulento patrimonio artistico del Museo Diocesano di Napoli, dall’8 aprile al 12 giugno 2011 sono in mostra nelle sale della sacrestia e dell’antisacrestia alcuni dei busti reliquiario d’argento facenti parte del ricchissimo Tesoro di San Gennaro.
Le opere per la maggior parte di artisti napoletani del settecento come Lorenzo Vaccaro, Giovan Domenico Vinaccia, Francesco Del Giudice, Giuseppe Sammartino ritraggono alcuni dei 51 patroni di Napoli, tra cui spiccano quello di San Domenico con i suoi simboli, Santa Maria Egiziaca in estasi, il bellissimo San Giuseppe con vesti finemente decorate ad intarsi floreali tipicamente tardo barocchi.
Inoltre a suggellare il percorso, degli splendidi pezzi sacri d’oro e d’argento, come calici e cartegloria recanti i prestigiosi simboli di San Gennaro.
Gli argenti rappresentano una parte importante del Tesoro di San Gennaro che soprattutto nei secoli XVII e XVIII ebbero molta importanza nella devozione popolare. I numerosi busti vennero commissionati da confraternite, chiese e monasteri in onore dei loro patroni e poi affidati alla custodia della Cappella del Tesoro di San Gennaro dalla quale uscivano per essere portati in processione in occasione delle varie feste religiose. Questi capolavori di rara bellezza rappresentano un unicum dell’arte e dell’artigianato di Napoli, ma anche la testimonianza dell’immenso culto e della profonda devozione della città per il suo santo patrono San Gennaro.
locandina Primavera Musicale 2011