Autunno musicale 2021 della NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI

domenica 31 ottobre 2021, ore 19.30
Conservatorio San Pietro a Majella – Sala Scarlatti

Dialoghi

D. Cimarosa Quartetto n. 1 per flauto archi in re maggiore
Allegro moderato, Adagio, Rondò

F. Kreisler Preludio e Allegro per violino e pianoforte ‘nello stile di Pugnani’

R. Clarke Morpheus per viola e pianoforte

R. Schumann Phantasiestücke per violoncello e pianoforte, op. 73
Zart und mit Ausdruck, Lebhaft, leicht, Rasch und mit feuer

F. Poulenc Sonata per flauto e pianoforte
Allegro malinconico, Cantilena, Presto giocoso

violino Chiara Rollini, viola Matteo Introna
violoncello Ludovica Cordova, flauto Franco Ascolese

pianoforte BRUNO CANINO

L’Autunno musicale 2021 della Nuova Orchestra Scarlatti si inaugura con un evento di grande significato: Bruno CANINO, pianista di origine partenopea, concertista di fama internazionale, accreditato come uno dei più intelligenti interpreti di un vasto repertorio classico e contemporaneo, accompagnerà alla tastiera alcuni giovani talenti cresciuti nelle file delle Orchestre Scarlatti Junior e Young: un’esperienza unica per i giovani musicisti e una bella occasione di ascolto per nostro pubblico.

Il programma parte con il Quartetto n. 1 per flauto e archi di Domenico Cimarosa, una pagina luminosa che trasporta l’idioma musicale partenopeo in un linguaggio di maturo stile classico. Segue Fritz Kreisler con un celebre falso d’autore’, il brillantissimo Preludio e allegro per violino e archi, pubblicato nel 1905 e contrabbandato da Kreisler come brano inedito del musicista torinese del ‘700 Gaetano Pugnani. Rebecca Clarke esegui lei stessa il brano in programma, Morpheus, in un recital alla Aeolian Hall di New York il 13 febbraio 1918, presentandolo come composto da un fittizio Anthony Trent, insieme ad altri sui pezzi, questi invece firmati con il suo proprio nome. La critica lodò Morpheus del fantomatico maschio Trent e ignorò gli altri brani, clamoroso esempio di discriminazione di genere! Ciò che colpisce l’ascolto in Morpheus è la forza di un’invenzione melodica appassionata e suadente, che non cala mai di tensione espressiva: la qualità più notevole di una musicista tutta da riscoprire. Composti da Robert Schumann (1810-1856) a Dresda nel 1849, i Phantasiestücke op. 73 recavano il titolo originario di Soireestücke, per il loro carattere intimo da Hausmusik. Ma la destinazione domestica non limita l’ampiezza del respiro schumanniano di questi pezzi, che rappresentano semmai un momento più riflessivo, dove la fantasia non è più evasione dalla realtà ma piuttosto, nel senso tipico del phantasieren romantico tedesco, visione di una realtà intima che si cela dietro l’apparenza quotidiana delle cose. Francis Poulenc è uno dei compositori del ‘900 dalla vena più felice, dal gusto neoclassico mai algido e ripetitivo, illuminato da un’ispirazione sempre fresca, da una clarté squisitamente francese e, nei momenti migliori, da una grazia mozartiana. Ne è un bell’esempio la Sonata per flauto e pianoforte, composta tra il 1956 e il 1957, che esordisce con la pensosa promenade dell’Allegro malinconico; seguono la soave, bachiana Cantilena e lo scoppiettante Allegro giocoso conclusivo.

Biglietti acquistabili su www.azzuroservice.net e presso i punti vendita autorizzati. 

 

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