Musiche al crocevia

Anniversari della musica italiana del XX secolo

Petrassi/Maderna/Berio

Napoli, 5–26 novembre 2023

 

venerdì 17 novembre 2023Chiesa dei SS. Marcellino e Festo, Napoli

ore 19.00  Avanguardie tra musica e poesia. Alcune riflessioni intorno alle ‘Lezioni americane’ di L. Berio

Conversazione  con Nicola De Rosa

 

ore 20.00  Corno inglese

                       Reading poetico-musicale

 

Musiche di Bruno Maderna, L. van Beethoven, Luciano Berio, Giacinto Scelsi, G. Verdi

 

Testi di     Dino Campana (da Canti Orfici  La notte. Il viaggio e il ritorno)

                  Sibilla Aleramo, Cristina Campo, Alfonso Gatto,

Sergio Corazzini, Guido Gozzano, Eugenio Montale

 

voce recitante Roberto Del Gaudio

i Solisti della NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI

 

Biglietto singolo concerto: Prevendite abituali e su www.azzurroservice.net

Vendita al botteghino 1 ora prima del concerto

a 7 concerti

 

Corno inglese …  Una tappa particolare del nostro percorso sonoro attraverso il ‘900: un match fra poesia e musica carico di suggestioni inedite.

Un sentiero (tentato) di evocazioni incrociate tra parole e suoni in una scena che si articola dialetticamente fra due poli: un polo è rappresentato dalla ‘musica assoluta’ della Notte, il poemetto inaugurale dei Canti Orfici (1913-14) di Dino Campana, un unicum nel panorama del nostro primo ‘900 : i versi in prosa iniziatici, abbaglianti di figure, simboli, riferimenti del grande ‘poeta maledetto’ italiano suoneranno musicali non solo nel ritmo sapiente delle frasi ma nella stessa architettura complessiva dei brani che nelle loro ripetizioni, variazioni, iterazioni abbreviate, pedali vocalici, utilizzano procedimenti tipici della composizione musicale, di Beethoven in particolare e dei suoi successori. Ed ecco infatti che alla nuda musica verbale di Campana  (che risolve di netto l’oziosa questione della musicabilità o meno dei testi poetici), proposta ed ‘eseguita’ in scena dalla voce recitante di Roberto Del Gaudio, faranno eco ideale alcune tra le più intense pagine dei Quartetti per archi di Beethoven.

All’altro polo della scena troveremo, sempre nella calibrata scelta di Roberto Del Gaudio, una costellazione di poeti italiani del ‘900 accomunati da una tensione (a volte esplicita, a volte occultata) della parola poetica verso la dimensione musicale – quella preziosa, esoterica di Cristina Campo (figlia del musicista Guido Guerrini e traduttrice di Sibelius), quella modulata e crepuscolare di Corazzini e Gozzano, quella fluente di Alfonso Gatto, con il suo endecasillabo tra i più ‘cantanti’ della nostra recente storia letteraria. Questi si alterneranno, e a tratti si intrecceranno, oltre che con il sempre ‘attuale’ Beethoven, con i suoni contemporanei del Quartetto per archi in due tempi di Bruno Maderna (1955) (costruzione a specchio, tra rigore a lirismo), del Lied (1983) e della Sequenza IX (1980) per clarinetto di Luciano Berio (esplosione di gestualità sonora), dei Duetti per flauto e clarinetto dal fascino orientale di Giacinto Scelsi (1905-88): il tutto eseguito dai Solisti della Nuova Orchestra Scarlatti.

La celebre poesia giovanile di Montale che dà il titolo alla serata, Corno Inglese (dalla raccolta Ossi di Seppia), paesaggio interiore carico di elementi espressivi, simbolici, figurali, attrarrà in scena  la voce penetrante dello strumento evocato, in un breve, intenso assolo dall’Aroldo in Italia di Giuseppe Verdi, compositore molto amato dal poeta, musicofilo e critico musicale finissimo, che dichiarava di aver scoperto la poesia attraverso la musica.

Il reading poetico–musicale sarà preceduto alle ore 19.00 dalla conversazione Avanguardie tra musica e poesia.  Alcune riflessioni intorno alle ‘Lezioni americane’ di Luciano Berio, tenuta dal giovane studioso Nicola De Rosa, che prendendo spunto da alcuni passi degli ultimi scritti di Berio, summa della feconda ricerca intellettuale del musicista, affronterà alcuni nodi cruciali del sempre problematico e stimolante rapporto tra testo poetico/letterario e testo musicale.

Roberto Del Gaudio, napoletano, attore, cantante, drammaturgo, regista, co-fondatore de I Virtuosi di San Martino, esordisce in teatro nel 1994. Tra gli spettacoli con I Virtuosi ricordiamo: “Nel nome di Ciccio”, “Carogna suite” , “Medea Marturano”, “Cinque in condotta”, “La Repubblica di Salotto”, “Totò che tragedia!”. I Virtuosi hanno di recente debuttato, in collaborazione con la NOS, con un estratto da “L’opera da tre euro”. Del Gaudio ha scritto e messo in scena “Abjurate!”, “Felice e Costanza”, “Catena”, “Il campanello”, “Il Nobile Guardaporte”. Al suo attivo quattro CD: “Nel nome di Ciccio”, “Carogne”, “5 in condotta”, “Rumors”, “Canti Orfici di Dino Campana”, e numerose altre collaborazioni.

Ha interpretato il ruolo di Don Antonio nel film L’equilibrio, di Vincenzo Marra. Ha partecipato a film di Martone, Salemme, e altri. Premio Nazionale della Critica di Teatro 2002. Premio Ciampi 2014. Premio Alberto Sordi, miglior attore non protagonista, Bifest, Bari 2018. Premio miglior attore emergente Festival delle Cerase, Monterotondo Roma, 2018.

È stato collaboratore del Corriere del Mezzogiorno e de Il Manifesto. Ha pubblicato Medea Marturano (Guida Editore), Dialoghi eretici (Il Melangolo), Cinque donne sei (Spartaco Editore), Bar dell’Opera (Iuppiter Editore).

Nicola De Rosa è dottorando presso la Scuola Superiore Meridionale. È stato borsista post-laurea presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Si è formato tra l’Università di Napoli Federico II e il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella. Ha svolto ricerche su argomenti come il teatro musicale del Novecento, la tragedia politica barocca, le teorie estetiche contemporanee.