Concerto di Pasqua – Duomo di Amalfi

Lunedì 1 aprile 2013 – ore 19.30
Cattedrale di Sant’Andrea – Piazza Duomo, Amalfi (SA)

Il concerto fa parte della rassegna ARMONIA note di primavera nei luoghi d’arte:
concerti e intinerari culturali organizzati dall’EPT di Salerno in collaborazione con campania>artecard.

Il concerto è preceduto alle ore 17.00 dal seguente Itinerario Campania Artecard : Museo Diocesano della Basilica del Crocifisso, Arsenali e Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi, Museo della Carta.

la partecipazione al concerto e all’itinerario culturale è gratuita. Si consiglia la prenotazione.

per informazioni e prenotazioni: numero>artecard 800 600 601, da cellulari 06 399 67 650

L’itinerario culturale parte alla scoperta dei tesori custoditi nel Museo Diocesano, tra cui una mitra del XIII secolo e il Toson d’oro, massima onorificenza conferita ai cattolici. Un breve passaggio nella piazza antistante consentirà di ammirare la facciata e di introdurre la straordinaria storia della Repubblica Marinara e degli uomini che l’ hanno resa gloriosa, come Flavio Gioia, nato qui e inventore della bussola. Si andrà quindi in visita agli Arsenali che ospitano il Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi, con strumenti di orientamento nautico, codici miniati e documenti di navigazione, il Tarì, leggendaria moneta amalfitana, statue romane e medievali. L’itinerario proseguirà al Museo della Carta dove sono illustrati gli antichi procedimenti e macchinari tutt’oggi in uso per la sua realizzazione. (appuntamento al Museo Diocesano della Basilica del Crocifisso alle 17). Alle ore 19,30 nel Duomo di Sant’Andrea si terrà il concerto della Nuova Orchestra Scarlatti.

programma musicale

A. Vivaldi       Concerto per archi in sol maggiore «Alla rustica»
Presto, Adagio, Allegro
W. A. Mozart  Exsultate, jubilate, mottetto per soprano e orchestra  in fa maggiore K. 165
G. F. Händel    La Réjouissance e Minuetti I e II dalla Royal Fireworks Music
E. Morricone   Gabriel’s Oboe  
J. Lennon       Imagine 
L. Agolli          In memoriam per clarinetto e orchestra
S. Secunda     Donna  Donna  
A. Piazzolla   Ave Maria  per clarinetto e archi
 Fuga per orchestra

soprano Cristina Grifone
clarinetto  Gaetano Russo

NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI
primo violino concertante  Francesco Solombrino 

Un programma vario, per tutti i gusti e tutte le età, che si muove tra sacro e profano, antico e moderno, classico e popolare, gioia e meditazione, ma sempre nel clima della festa.
Si parte nel segno di un formidabile comunicatore in musica del ‘700, Antonio Vivaldi, che nel breve e irruente Concerto «alla rustica» ci dà un concentrato saggio della sua brillante, coinvolgente vitalità. Si prosegue con la fioritura di vocalità tutta italiana dell’Exsultate, jubilate, celebre capolavoro di un Mozart appena diciassettenne, coronato da un pirotecnico ‘Alleluja’.  E la prima parte del programma culmina con Georg Friedrich Händel, il gran signore del Barocco musicale europeo, che dagli Italiani prende la passione cantabile, dai suoi compatrioti Tedeschi la robustezza della forma, dalla sua seconda patria Inghilterra il senso infallibile della celebrazione, e tutto rifonde nei colori eccitanti della sequenza conclusiva della sua amatissima Royal Fireworks Music.
Si riprende con uno dei temi più accattivanti di Ennio MorriconeGabriel’s Oboe (dall’epico film Mission), che intreccia fascinosamente religiosità e passione. Si passa poi al sogno di pace universale della famosissima Imagine di John Lennon (proposta per l’occasione in una originale versione per voce e orchestra). Seguirà una pagina di rara e potente suggestione: In memoriam, un brano che la compositrice albanese Leila Agolli ha scritto espressamente per la Nuova Orchestra Scarlatti (che lo ha eseguito in prima assoluta  in Vaticano in occasione del Giubileo del 2000). Una musica che ha la forza della testimonianza vissuta – nata nel 1999 dalla viva memoria delle vittime della guerra del Kòsovo – in cui il pianto di una madre per il figlio perduto si fa canto, il canto teso e carico di suggestione del clarinetto solista che si scontra con i travolgenti suoni di guerra dell’orchestra, fino all’improvviso squarcio di pace del finale. Ecco allora la delicata e intensa Donna Donna, canzone della tradizione yiddish resa celebre nel mondo daJoan Baez, poetico sogno di un vitello innocente destinato al sacrificio – trasparente simbolo dei «sommersi» di ogni tempo – che mentre viene condotto ignaro a morte sogna di imparare a volare come una rondine nel vento che ride. E con un balzo ideale dal Vecchio al Nuovo Mondo, il programma si conclude con due avvincenti emozioni sonore del moderno profeta del tango argentino, Astor Piazzolla: un tango lento che si tramuta in un’Ave Maria, vibrante di intima passione nella melodia del clarinetto sospesa sul respiro degli archi, e poi un tango veloce che si traveste in una elettrizzante Fuga, squarciata a metà della sua corsa da una scarica di accordi strappati: è l’anima profonda e oscura del tango che si ribella, e che sentiremo lottare con quella della fuga in un crescendo mozzafiato fino all’ultima nota.