Brass Concerto – Museo Diocesano, Napoli

Sabato 4 giugno 2011 – ore 19:00
Museo Diocesano di Napoli

Musiche di T. Susato, J. S. Bach, W. A. Mozart, G. Bizet, A. Khačaturjan, J. P. Sousa, N. Rota, A. Piazzolla, N. Piovani, D. Brasiello, A. Cerdà Belda, E. Morricone, L. Bernstein

gli Ottoni della Nuova Orchestra Scarlatti
Vincenzo Leurini, Francesco Amoroso  trombe
Luca Martingano  corno,  Domenico Brasiello  trombone
Alexandre Cerdà Belda  tuba

Domenico De Marco  percussioni

Brass Concerto, la più estroversa, vistosa e brillante delle famiglie orchestrali, quella degli ottoni – due trombe, corno, trombone, tuba, – coadiuvata dalle percussioni – dà vita a un cocktail variegato di musiche – da balli del ‘500 a Ennio Morricone – in originali trascrizioni ad hoc.

Si va dalle Danze del fiammingo Thylman Susato (1515-1565 ca.), che ci riportano il profumo delle corti e delle strade del Rinascimento, a una particolare versione dell’Aria sulla quarta cordadi J. S. Bach. Poi sarà tutto un crescendo di vitalità e di ritmo tra il Mozart dell’Eine kleine Nachtmusik K 525, la Carmen di Bizet, la scintillante Danza delle spade dell’armeno Aram Khačaturjan (1903-78), e infine una collezione sonora del più schietto rappresentante del grande repertorio bandistico americano, “the March King” John Philip Sousa (1854-1932).

Il programma riprenderà con nuove atmosfere fra cinema, tango e musical, con le sognanti atmosfere felliniane di 8 ½, per le musiche di quel gran signore del ‘900 musicale italiano, lirico ed ironico al tempo stesso, che è stato Nino Rota (1911-79), poi il passo serrato del celebre Libertango di Astor Piazzolla porterà a La vita è bella di Nicola Piovani, in un arrangiamento originale di Domenico Brasiello, anche autore del brano successivo, La piazza. Il Sueño di Alexandre Cerdà Belda ci porterà alle suggestioni del grande cinema con C’era una volta il West e Playing Love di Ennio Morricone (arrangiamenti di D. Brasiello), poi tutto si concluderà con due intense emozioni musicali – Maria e Tonight – da quel ‘Romeo e Giulietta’ di una New York tenera e violenta anni ’50 che è West Side Story di Leonard Bernstein.

 

PRIMAVERA MUSICALE 2011

sabato 16 aprile OMAGGIO A PERGOLESI, ore 19.00
sabato 30 aprile PASSIONI ALL’OPERA, ore 19.00
sabato 7 maggio IN CORO, ore 19.00
sabato 14 maggio LE STAGIONI, ore 19.00
sabato 21 maggio HAYDN/MOZART/RAVEL, ore 19.00
sabato 28 maggio ENSEMBLE BAROCCO, ore 19.00
sabato 4 giugno BRASS CONCERTO, ore 19.00
sabato 11 giugno DALLA VILLANELLA AL TANGO, ore 19.00

MUSEO DIOCESANO
largo donnaregina, napoli

biglietti
posto unico  12 €
abbonamento a 8 concerti  60 €
abbonamento a 5 concerti  40 €
prevendita
on line su www.azzurroservice.net
e presso le prevendite abituali
vendita
botteghino museo il giorno del concerto

IL BIGLIETTO COMPRENDE LA VISITA GUIDATA DEL MUSEO E DELLA MOSTRA “I BUSTI D’ARGENTO DI SAN GENNARO”, DOPO IL CONCERTO

informazioni
[email protected]
081 410175

Mostra   “I busti d’argento di  San Gennaro”

Ad arricchire il già opulento patrimonio artistico del Museo Diocesano di Napoli, dall’8 aprile al 12 giugno 2011 sono in mostra nelle sale della sacrestia e dell’antisacrestia alcuni dei busti reliquiario d’argento facenti parte del ricchissimo Tesoro di San Gennaro.
Le opere per la maggior parte di artisti napoletani del settecento come Lorenzo Vaccaro, Giovan Domenico Vinaccia, Francesco Del Giudice, Giuseppe Sammartino ritraggono alcuni dei 51 patroni di Napoli, tra cui spiccano quello di San Domenico con i suoi simboli, Santa Maria Egiziaca in estasi, il bellissimo San Giuseppe con vesti finemente decorate ad intarsi floreali tipicamente tardo barocchi.
Inoltre a suggellare il percorso, degli splendidi pezzi sacri d’oro e d’argento, come calici e cartegloria recanti i prestigiosi simboli di San Gennaro.
Gli argenti rappresentano una parte importante del Tesoro di San Gennaro che soprattutto nei secoli XVII e XVIII ebbero molta importanza nella devozione popolare. I numerosi busti vennero commissionati da confraternite, chiese e monasteri in onore dei loro patroni e poi affidati alla custodia della Cappella del Tesoro di San Gennaro dalla quale uscivano per essere portati in processione in occasione delle varie feste religiose. Questi capolavori di rara bellezza rappresentano un unicum dell’arte e dell’artigianato di Napoli, ma anche la testimonianza dell’immenso culto e della profonda devozione della città per il suo santo patrono San Gennaro.

 

locandina Primavera Musicale 2011